Insieme in italiano by Giulia Po DeLisle, Associate Professor at the University of Massachusetts Lowell, and Fabiana Viglione, Assistant Teaching Professor at the University of Massachusetts Lowell, is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-Share Alike 4.0 International License, except where otherwise noted.
Andiamo in Sicilia!
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Regione ecclesiastica Sicilia, edited by Thomas Gerstner. CC BY-SA 2.5.
Alla fine di aprile, vado in Sicilia, una delle due grandi isole nel sud d’Italia. La Sicilia è l’isola più grande del Mare Mediterraneo. È separata di soltanto 3 km dall’Italia continentale dallo Stretto di Messina.
Per arrivare sull’isola, mi alzo presto e mi vesto in fretta per andare a prendere un aereo all’aeroporto di Bologna. Il volo Bologna-Catania dura solo un’ora. Anche se non resto a Catania, dall’oblò del mio aereo vedo il Monte Etna, uno dei vulcani attivi più alti dell’Europa.
Vista del vulcano Etna dal mio aereo © Julian Viviescas
Dopo che l’aereo atterra, prendo un pullman per arrivare ad Avola. In questa piccola città non arrivano tanti turisti, ma è un posto perfetto se ti piace il mare azzurro e la tranquillità. Avola è famosa per le mandorle pizzute (almonds), e il vino Nero D’Avola.
Chiesa Madre San Nicolò Avola © Julian Viviescas
Palazzo di Città © Julian Viviescas
Vista sul mare in Sicilia © Julian Viviescas
Insieme ai miei amici tedeschi, facciamo una passeggiata nel centro della città e mangiamo alcuni dei dolci tipici della Sicilia. In una pasticceria prendiamo delle granite al caffè e fragola, e dei cannoli con crema e nutella. Mangiamo anche le sfogliatelle (anche se queste sono una specialità della regione Campania).
Granite al caffè e fragola, cannoli con crema e nutella, e sfogliatelle © Julian Viviescas
Alla fine di questo giorno, andiamo al nostro AirBnb che ha una vista bellissima del mare! Ci rilassiamo e ci addormentiamo dopo la cena.
Vista dal mio Airbnb ad Avola © Julian Viviescas
Il giorno seguente prendiamo un taxi per andare a visitare la città di Siracusa. Questa città ha una storia molto importante. È una città che mostra tutto il suo passato e l’influenza dei popoli greci, romani, arabi, e spagnoli. Andiamo anche nel centro storico dell’isola di Ortigia. A Ortigia ci sono piazze eleganti, strade strette, e il bellissimo Castello di Maniace. Costruita nel XXII secolo, questa fortezza è stata usata dai greci per difendersi dagli arabi. Per pranzo mangiamo fritto misto di mare con una buona birra.
Piazza del Duomo Siracusa © Julian Viviescas
Castello Maniace © Julian Viviescas
Strade di Siracusa© Julian Viviescas
Fritto Misto di Mare e Birra Siciliana© Julian Viviescas
L’ultimo giorno ci spostiamo a Noto. Questa antica città è famosa per l'architettura barocca influenzata dai greci. Come Parigi, Noto ha il suo Arco di Trionfo! A Noto c’è una pasticceria molto famosa chiamata Caffe Sicilia. Questo posto è famoso per le paste di mandorla, le brioche, le cassatine, le frutte martorane, e le granite alle mandorle.
Porta Reale Noto© Julian Viviescas
Caffè Sicilia Noto© Julian Viviescas
Paste di mandorla, brioche, cassatine, frutte martorane, e granite alle mandorle © Julian Viviescas
Sono molto contento di avere visitato la Sicilia. Adesso torno a Modena per finire il mio semestre!
Attività
A. Ora rispondi alle domande:
1. Quale isola visita Julian nel suo ultimo viaggio?
2. Con quale mezzo di trasporto arriva sull’isola?
3. Che cosa vede dall’oblò del suo aereo?
4. Quali dolci siciliani mangia con i suoi amici?
5. Quali città dell’isola visita nel suo viaggio?